"Lo Spirito Santo ha bisogno di una carne umana per agire.
Dio è presente in filigrana nelle nostre azioni quotidiane,
parliamo di Dio vivendo:
la Parrocchia, il lavoro, la famiglia, il gruppo di amici
sono luogo per parlare di Dio, della nostra fede,
e quindi
per l'azione dello Spirito"

io e la fede

Nel Battesimo si riceve a fede, ma questa fede come può crescere?--- Come può diventare adulta?

Innanzi tutto occorrono delle verifiche , in senso dinamico, per adeguarsi ai cambiamenti, per verificare la propria appartenenza alla comunità, che vuol dire essere e farsi prossimo.

Negli Atti (2,42-48) torniamo alla semplicità e immediatezza della prima comunità cristiana, dove comunità vuol dire "unione", fare insieme le cose, e la frazione del pane e la preghiera sono i presupposti per formare la comunità.

In Giovanni (4,7-10 e 19-21) vediamo che è lo Spirito Santo che crea unità dei cuori all'interno della Chiesa.

Paolo (Filippesi 2,1-11) ci fa riflettere che siamo persone che camminano verso la perfezione con umiltà, e ( Corinzi 1,10-17) ci esorta ad "essere tutti unanimi", in perfetta unione di pensiero e di intenti, e in particolare riferendosi alla comunità ricorda che la partecipazione comporta la rinuncia ai principi, ma piuttosto l'accettazione delle persone.

I peccati contro la comunità sono peccati di comunicazione.

Infine Matteo (21,33-43) afferma che la vigna è il cuore di ciascuno di noi. II silenzio del Signore ci fa crescere, ci fa alzare anche se siamo caduti come l'oceano che si ritrae fa emergere la terra.

Oltre alla dimensione comunitaria, la fede ha una dimensione "quotidiana": è importante che la fede sia vissuta anche in questa dimensione.

La caratteristica della predicazione di Gesù è scoprire Dio nel quotidiano, il pescatore che tira la rete, il seminatore, la donna che prepara il pane sono luoghi dove scoprire la dimensione ultima della realtà.

 

Io e il gruppo

Agire concretamente sulla società e incarnare gli ideali nel quotidiano sono la motivazioni che portano alla formazione del gruppo.

Si tratta di un modo diverso di vivere la fede, affrontando problemi concreti, mettendo in comune esperienze e collaborando tra varie generazioni.

E' importante fare parte di un gruppo, ma è importante anche saperne prescindere perché non diventi l'unico luogo in cui si ritrova la propria identità, perché non ci si chiuda in esso evitando il confronto con il mondo esterno.

Il gruppo non deve essere basato esclusivamente sul fare e deve acquisire sempre nuove idee e nuove motivazioni sia con la formazione permanente, sia con l'apertura alla più ampia partecipazione.

Per incidere sulla società il gruppo non può prescindere dall'azione politica, dall'impegno in prima persona.

Padre Bartolomeo Sorge si rivolge ai giovani per ricordare che "la cultura politica è il pavimento su cui devono agire i cristiani che non possono essere moderati, sono rivoluzionari, sono trasformatori, cambiano la scuola, la politica. Il giovane cristiano è disposto a darsi per un idea, ci crede, crea, doma la vita, la cambia. L'autorità che viene da un cristiano è la sua forza interiore, e la forza del cristiano è la sua santità. Il cristiano deve vincere con la qualità, l'onestà e con gli ideali, non con la furbizia e la quantità."