La Maison d’Arret et de Correction de Ougadougou, comunemente nota come la « MACO », è la più grande prigione della capitale del Burkina Faso. Essa accoglie attualmente 2127 detenuti di varie nazionalità, religione ed età, tra cui donne (alcune delle quali con bambini), vecchi e minori. Talvolta sono costretti a vivere in 22 in celle piccole e sovraffollate con grossi problemi d’igiene.
Il progetto carcere del Se.A.Mi. è nato come risposta alle condizioni di vita disumane in cui versano questi fratelli, che mancano dei beni di prima necessità, come cibo e medicine. Essendo molto numerosi, il cibo distribuito dall’amministrazione carceraria non è sufficiente per tutti e, spesso, malati, minori e anziani, cioè le categorie più deboli e fragili, ne restano privi.
Le suore di San Francesco di Assisi, continuando la missione che fu di sr Eleonora Muredda, “la mamma dei prigionieri”, visitano periodicamente la MACO offrendo insieme alla loro presenza fraterna un aiuto concreto, soprattutto a quelli che, per diverse ragioni, non ricevono visite dalle rispettive famiglie e, quindi, si trovano privi di tutto. Sono numerosi i casi di coloro che, per mancanza di cibo e d’igiene, si ammalano e presentano dermatosi e infezioni respiratorie.
I bisogni sono molto concreti:
- 35 sacchi di riso da 50 kg
- 25 bidoni di olio da 20 litri
- 20 sacchi di sale da 25 kg
- 20 cartoni di pasta
- Antibiotici
- Paracetamolo
- Sapone
Costo del progetto 3000 euro.
“Venite, benedetti dal Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi” (Mt 25, 34-36)