Al Se.A.Mi. oltre alle offerte per le “Adozioni a distanza” destinate esclusivamente ai bambini schedati e affidati a singole famiglie o persone, arrivavano anche offerte per il finanziamento di “progetti “ che ci venivano proposti dalle nostre consorelle o da altre persone e che noi ritenevamo importanti e fattibili. Di seguito la lista dei progetti più importanti che il Se.A.Mi. ha potuto realizzare grazie alla generosità di tanti amici. Abbiamo potuto aiutare anche altri piccoli progetti di minore importanza con modesti contributi puntuali.
TOGO:
1. Il muro di cinta al “Collegio Mo-Fant” di DAPAONG, del quale era direttrice in quel momento la nostra Sr Eleonora.
2. La costruzione di una tettoia nel cortile del carcere di DAPAONG per permettere ai detenuti di ripararsi dal sole o dalla pioggia durante la giornata. Anche questo progetto per richiesta di Sr Eleonora.
3. Un contributo per un pozzo o una cisterna (non ricordo bene), alle suore della fraternità di BOMBOUAKA , perché soffrivano molto per la mancanza d'acqua che veniva messa a disposizione anche della popolazione del villaggio.
4. Costruzione di 3 abitazioni a BOMBOUAKA per le famiglie di bambini “adottati” dal Se.A.Mi. Che vivevano in situazione di grande precarietà abitativa.
5. I locali per il laboratorio di analisi del Dispensario Jean Paul II, di YAKA, con i doni di matrimonio di due delle nostre coppie. Da ricordare qui che antecedentemente, la costruzione del Dispensario di YAKA che porta il nome di Jean Paul II, è stato finanziato interamente dalla Parrocchia di Santa Paola Romana in Balduina – Roma, per lo zelo e la passione del parroco Don Gennaro Antonini.
6. La “Sala Luca”, necessaria per l'educazione sanitaria e le vaccinazioni, sempre a YAKA, finanziata, tramite il Se.A.Mi., dai genitori di Luca, deceduto drammaticamente.
7. Costruzione di 2 abitazioni per il resto di famiglia di bambini “adottati” dal Se.A.M. E che vivevano in grande precarietà abitativa a NIAMTOUGOU.
8. Acquisto di almeno 3 carrozzine per ragazzi disabili, 2 a NIAMTOUGOU e 1 a BAGA per permettere loro la frequenza scolastica come gli altri bambini della loro età.
9. Un pozzo presso una Parrocchia di SOKODE in favore della popolazione del quartiere che soffriva per la mancanza d'acqua più un serbatoio per l'acqua finanziato da Paolo (il serbatoio).
10. Il C.E.G. “BI-IRETI” e Lycée “Don Antonini” nel villaggio di KABOLI, diocesi di Sokodè, per dare la possibilità ai ragazzi di frequentare la scuola ed impedire l'esodo di essi in Nigeria per procurarsi dei lavoretti occasionali.
11. Un reparto della Pouponnière di LOME'- TOKOIN, necessaria per l'allattamento dei bambini più piccoli al biberon.
12. La Biblioteca “Giorgio” a ANIRONKOPE, finanziata in memoria di Giorgio, deceduto drammaticamente, fratello di Livia membro del Se.A.Mi..
13. La grande Scuola “St Antoine de Padue” a LOME', presso la Parrocchia dei frati francescani, sorta a beneficio dei bambini poveri i cui genitori non avevano i mezzi per pagare la scuola e costretti a vivere sulla strada.
GONGO – KINSHASA:
1. Casa per i bambini di strada, specialmente i più piccoli, che vivevano sulla strada notte e giorno, chiedendo l'elemosina nei mercati per sopravvivere.
BURKINA-FASO:
1. Finanziamento per la costruzione di porte per case tradizionali di famiglie molto povere che non avevano la possibilità di potersele acquistare, a KOUPELA.
2. Finanziamento importante per visite, viaggi a Tangueta, interventi chirurgici e acquisto protesi per un gruppo di bambini e ragazzi disabili seguiti da Sr Leontine a KOUPELA:
3. Realizzazione del Pozzo “Madonna del Giglio”, a RAPADAMA per fornire acqua potabile a tutta la popolazione del villaggio costretta a fare 4Km a piedi per procurarsi l'acqua sia per bere sia per i bisogni domestici e personali. Questo pozzo è sgtato realizzato con il ricavato della vendita degli ex voto in oro offerti alla Madonna del Giglio e che la Parrocchia ha deciso di vendere per realizzare questo progetto.
4. Abitazione per l'ostetrica, sempre a RAPADAMA, perché nel villaggio c'era una Maternità che non funzionava a causa della mancanza d'acqua e la mancanza di un'abitazione per l'ostetrica. Avendo fornito l'acqua con il Pozzo “Madonna del Giglio” e l'abitazione per l'ostetrica, la maternità ha potuto aprire le sue porte in quanto il Ministero competente ha potuto mandare la professionista. L'abitazione per l'ostetrica è stata finanziata con i doni di matrimonio di una delle coppie del Se.A.Mi.